La squadra si è trasformata e non può essere solo un fattore atletico, ammesso e non concesso che lo fosse.
Neppure un fattore tecnico: non si passa in soli 7 giorni dalla prova incolore vista contro la Spal (la partita più brutta degli ultimi 10 anni, peggio delle Fiorentine di Sinisa - ancora auguri ! -, Kharja ed il Tanke Silva !), alla prova intensa e convinta di ieri a Napoli.
Forse una crescita di condizione generale della squadra dopo due mesi di vuoto assoluto fatto di 5 sconfitte ed un pareggio.
Due per me le cause principali.
PRIMO, aver ripreso un po' di autostima dopo la vittoria con l'Atalanta, vittoria che ha creato entusiasmo per il modo in cui è arrivata, in 10, a dispetto dei pronostici e contro una squadra che sembrava essere al top della forma, e stava dando scoppole da 5 gol a partita un po' a tutti.
SECONDO (e più importante) i chiarimenti da parte della società con il giocatore più importante, quel Chiesa, che, infortuni a parte, si era messo a fare le bizze, ed a creare, certamente, un clima non positivo in tutto il gruppo.
Sicuramente ha grande merito anche Iachini che si è calato nello spogliatoio senza la "spocchia da primo della classe" del suo predecessore.
Ben consapevole che a lui, allenatore con tanta gavetta alle spalle, chiamato sempre da squadre con problemi di classifica, nessuno regalerà nulla.
La Fiorentina per Beppe non è una stazione di passaggio, come è stata per altri, per Beppe Firenze è un punto d'arrivo, il sogno di tutta la sua carriera, e se ci sarà da dare il massimo per raggiungere gli obbiettivi lui darà il doppio del massimo.
Lo spirito giusto !
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