A di là di quello che è successo a Castrovilli, della motivazione vera per cui il trasferimento è saltato, ci sono da fare alcune considerazioni:
a) dopo che l'Arabia è intervenuta pesantemente sui giocatori europei ed italiani, la storiella del senso d'appartenenza e dell'attaccamento alla maglia è un argomento che andrebbe bandito dal calcio professionistico attuale. I giocatori "baciano" le maglie di quelle società che li pagano di Più. Punto.
b) le dichiarazioni di Gentile (ex viola) sulla mafia dei procuratori che impongono, dettano i trasferimenti, chi deve giocare e chi noi (colpevolmente passate sotto silenzio da parte di tutta la stampa sportiva specializzata) appare chiaro come funzionano i giochi. Troppi soldi per evitare che la malavita se ne disinteressi, e che sia tutto "oro" quello che ci voglion far credere.
C) Castrovilli forse non si è comportato a modo, ma non è dato sapere quali siano le sue reali condizioni (ricordo che nel 2020 ebbe un problema di giramento di testa strano, e che, prima dell'incidente al ginocchio, sbattè contro un paolo ed anche li ci furono complicazioni) ma se può giocare in Italia non capisco perchè non possa farlo in Inghilterra.
D) adesso la questione principale è: come recuperare il rapporto col calciatore e con l'uomo. Mi auguro che non ci siano stati problemi e non ce ne siano, nè familiari, nè societari nè di campo con lo staff tecnico.
E' comunque una risorsa e per chi lo prende in giro, lo accusa, lo contesta, sui social, sono d'accordo con David Guetta, considerando questa massa di anonimi dei grandi stupidi cretini, tifosi di cui si può far benissimo a meno.