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Autore Topic: LA FIORENTINA DI ITALIANO  (Letto 115340 volte)

alex1950

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1155 il: Maggio 29, 2022, 09:48:58 am »
Dopo la prova sontuosa di Carvahal di ieri sera nel Madrid Galacticos ...direi che Odriozola ha poche chances di giocare lì ...
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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1156 il: Maggio 29, 2022, 10:15:34 am »
Dopo la prova sontuosa di Carvahal di ieri sera nel Madrid Galacticos ...direi che Odriozola ha poche chances di giocare lì ...

Penso che si accontenti di puntare a una discreta rotazione
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alex1950

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1157 il: Maggio 29, 2022, 02:17:44 pm »
A proposito di allenatori, sentite Carlo Ancelotti :

Quando siamo saltati fuori dalla partita contro il Manchester City sicuramente abbiamo cominciato a crederci. Dopo quella partita le nostre possibilità sono iniziate ad aumentare. La differenza di questa squadra non è stata tanto la qualità individuale di Benzema ma la sua umiltà. Abbiamo giocatori d’esperienza e altri molto giovani, Courtois oggi ha fatto dei miracoli, Vinicius ha fatto gol e abbiamo avuto anche un po’ di fortuna ma io non ho mai visto qualcuno che vince senza fortuna

e ancora

Milan e Real Madrid sono le squadre che ho amato e amo di più. Dicono che il calcio è cambiato, ma sono ancora i giocatori a fare la differenza. Il Liverpool è cresciuto tanto e sicuramente sarà un rivale anche per il futuro. Contro di loro siamo 2-2, magari l'anno prossimo facciamo la bella...

....Forse non abbiamo giocato un calcio estetico straordinario, ma rischiare di uscire da dietro palla al piede per incentivarli al pressing non mi sembrava il caso. Poi siamo usciti alla distanza...


La fortuna, la differenza, la tattica..... i tre ingredienti per il successo.

E quest'uomo ha vinto campionati in 5 nazioni diverse (Italia, Inghilerra, Germania, Spagna e Francia).....6 CL, due da giocatore e 4 da allenatore. Poi tutto il resto ...

Forse andrebbe ascoltato di più, le sue indicazione per riuscire a vincere, soprattutto. I suoi maestri ?
Liedholm Sacchi e Capello. Mix esplosivo. Un filosofo, un integralista ed un pragmatico.
Solo a Torino (ed in parte a Napoli) non hanno capito nulla ....
« Ultima modifica: Maggio 29, 2022, 02:25:25 pm da alex1950 »
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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1158 il: Maggio 30, 2022, 09:43:34 am »
Siete off topic. Quello giusto è su SERIE A "Il Campionato delle altre squadre".
La discussione è anche interessante ma così crea solo confusione.

Italiano per Roma e Lazio per il momento ..non è nel mirino per esserne il.. prossimo allenatore (almeno credo).
Fosse per me, subito darei Italiano alla Lazio per Sarri ma non accadrà.
Comunque con l'allenatore attuale sarà dura promuovere giovani della primavera in prima squadra ed inoltre, questo che inizierà, sarà il suo ultimo campionato con noi altrimenti non avrebbe preso il nuovo procuratore.

alex1950

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1159 il: Giugno 02, 2022, 12:09:00 pm »
Come ogni calciomercato che si rispetti, anche il prossimo sarà all'insegna del ... terzino destro.
Quì fà buca, nel senso che non ne regna uno; l'ultimo che si ricordi a parte lo "zio" Tomovic, risale al periodo Prandelli quando c'era Ufo. Dopo di lui il nulla o quasi. Odriozola è stata una meteora , quasi non ce ne siamo accorti, o meglio, ci siamo accorti che, al momento, con il forfait del buon Alvaro, unito a quello di Lucas Torreira, (e senza Vlahovic, detto sottovoce) la squadra è tornata quella di tre salvezze acciuffate più o meno in extremis .....

Tuttavia da quì al 15 giugno c'è da stare in pensiero per cosa ne sarà di Italiano.
Il 15 giugno scade la clausola rescissoria voluta non si sa da chi ma è lì e fino ad allora dubito che si muova qualcosa nel mercato viola. Considerato che ci sono già molti dubbi, molte idee non collimanti tra staff tecnico e società su portiere, terzino dx, centrali difensivi, regista, centrocampista d'attacco, esterni alti e centravanti, non dimenticando, ovviamente il terzino sinistro ......... beh non c'è da stare molto allegri!

La cosa che mi fà schiantare di più è che, come sembra, sembrerebbe, appena arriva la notizia che la Fiorentina s'interessa ad un calciatore, arrivano subito o il Sassuolo o il Torino o la Roma a fare la loro offerta ...

Sarebbe un giochino che avrebbe anche stancato ... non so se questi pseudo-esperti di mercato prendono anch'essi delle provvigioni (avete presente i cavalli-ruffiani ???) ....e non sarebbe poi strano (visto che le danno a cani e porci). Anche basta !

Di quì al 1° settembre (come diceva il sor Savino) e s'ha a ridere ! .... intanto c'è da arrivare al 15 di giugno....
« Ultima modifica: Giugno 02, 2022, 12:13:00 pm da alex1950 »
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Etrusco

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1160 il: Giugno 02, 2022, 01:03:43 pm »
Una società sveglia che sa cosa vuole, a prescindere dal fatto che questo allenatore se ne andrà o meno, dovrebbe avere le idee chiare sul calcio che vuol giocare, ergo vogliono proseguire col calcio 4-3-3 fatto di pressing sul portatore di palla avversario? Bene, conosci i 30-40 allenatori in Europa che lo fanno bene questo schema e lo porti avanti, compreso il mercato che non può fermarsi perché si attende di sapere cosa farà Italiano!
Che poi i quesiti aperti suoi ruoli da coprire erano già venuti fuori in estate scorsa a partire dal rischio di partenza di Vlahovic fino alla questione terzino destro ma cosa è stato fatto per sopperire a queste problematiche che sapevamo sarebbero tornate a galla? Inutile che il presidente poi snoccioli i suoi dati sulle spese sostenute (i ricavi manco menzionati) nel poi assordante silenzio dei giornalisti che dai Della Valle in poi hanno smesso di fare domande serie e "ficcanti", il calcio è un'industria e va gestita e rinnovata 365 giorni l'anno e non solo nei momenti espliciti di calciomercato. Sveglia!!!!!

Gabriel_Omar

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1161 il: Giugno 03, 2022, 11:22:05 am »
Come ogni calciomercato che si rispetti, anche il prossimo sarà all'insegna del terzino destro.
Il problema per la Fiorentina, a mio avviso, non è tanto la partenza di Odriozola (o di Torreira) in sé, anche perché questo è un periodo storico nel quale c'è discreta abbondanza di terzini (specialmente destri) appetibili sul mercato: nel thread dedicato alla sessione di calciomercato, per esempio, avevo fatto i nomi di Stojanović e Tavernier, che rappresenterebbero ottimi colpi, per la Viola. Il punto è capire che sarà molto difficile migliorare i propri risultati sportivi, se ogni estate la rosa continua a perdere elementi centrali del proprio progetto tecnico. Per fare un esempio (alquanto improbabile), per la Fiorentina sarebbe molto più funzionale, in ottica di crescita progressiva e stabilizzazione del proprio livello competitivo, cercare di crescere in casa un giovane di prospettiva da valorizzare e su cui puntare nei prossimi anni, piuttosto del solito prestito secco annuo di un Jorginho a caso.

Una società sveglia che sa cosa vuole, a prescindere dal fatto che questo allenatore se ne andrà o meno, dovrebbe avere le idee chiare sul Calcio che vuol giocare: ergo, vogliono proseguire col calcio 4-3-3 fatto di pressing sul portatore di palla avversario? Bene, conosci i trenta/quaranta allenatori in Europa che fanno bene questo schema e lo porti avanti, compreso il mercato che non può fermarsi perché si attende di sapere cosa farà Italiano.
Ecco, su questo invece non sono d'accordo: il Calcio di Italiano non è replicabile da chiunque, anche perché un sistema di gioco fondato su pressing, riaggressione e verticalità è solo un macro-concetto fondativo che si può declinare in n-mila modi diversi. La Fiorentina attuale, per fare un esempio "di campo", non gioca certo come il Torino di Jurić, né come il Verona di Tudor, pur partendo tutte da un simile approccio in fase di non possesso. Giusto dunque che, prima di investire su nuovi giocatori, la dirigenza gigliata voglia attendere la certezza che Italiano rimanga, o meno, a Firenze.

P. S. Detto ciò, esattamente dove potrebbe andare, Italiano? Le panchine delle squadre che, in quest'ultimo Campionato, sono finite sopra alla Fiorentina, sono già tutte occupate, così come quella dell'Atalanta. All'estero l'allenatore viola non è conosciuto e dubito che qualche squadra non italiana possa decidere di puntare su di lui. Di conseguenza, non vedo altri scenari possibili, oltre a quello che prevede Italiano sulla panchina gigliata anche per la prossima stagione.
« Ultima modifica: Giugno 03, 2022, 11:25:03 am da Gabriel_Omar »

Etrusco

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1162 il: Giugno 03, 2022, 11:55:11 am »

Ecco, su questo invece non sono d'accordo: il Calcio di Italiano non è replicabile da chiunque, anche perché un sistema di gioco fondato su pressing, riaggressione e verticalità è solo un macro-concetto fondativo che si può declinare in n-mila modi diversi. La Fiorentina attuale, per fare un esempio "di campo", non gioca certo come il Torino di Jurić, né come il Verona di Tudor, pur partendo tutte da un simile approccio in fase di non possesso. Giusto dunque che, prima di investire su nuovi giocatori, la dirigenza gigliata voglia attendere la certezza che Italiano rimanga, o meno, a Firenze.

P. S. Detto ciò, esattamente dove potrebbe andare, Italiano? Le panchine delle squadre che, in quest'ultimo Campionato, sono finite sopra alla Fiorentina, sono già tutte occupate, così come quella dell'Atalanta. All'estero l'allenatore viola non è conosciuto e dubito che qualche squadra non italiana possa decidere di puntare su di lui. Di conseguenza, non vedo altri scenari possibili, oltre a quello che prevede Italiano sulla panchina gigliata anche per la prossima stagione.
Cosa ci incastra Juric? Gioca con 3 in difesa (3-4-3) oppure (3-4-1-2 o 3-4-2-1), quindi gioca diverso da Italiano per forza!
Se una società vuol fare il 4-3-3 e proseguirlo sa cosa fare a prescindere da un dato allenatore. Il Barcellona cosa fa? Tutte le squadre dalle giovanili fino alla maggiore hanno un'intelaiatura tattica simile poi ovviamente ogni allenatore apporta le proprie varianti ma fondamentalmente il giuoco è simile proprio per avere sempre un'idea ben precisa di calciatori e gioco.

Gabriel_Omar

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1163 il: Giugno 03, 2022, 12:10:04 pm »
Se una società vuol fare il 4-3-3 e proseguirlo sa cosa fare a prescindere da un dato allenatore. Il Barcellona cosa fa? Tutte le squadre dalle giovanili fino alla maggiore hanno un'intelaiatura tattica simile, poi ovviamente ogni allenatore apporta le proprie varianti, ma fondamentalmente il gioco è simile proprio per avere sempre un'idea ben precisa di calciatori e gioco.
L'intelaiatura tattica va ben al di là del semplice concetto di "modulo", specialmente nel Calcio contemporaneo, dove le funzioni specifiche dei giocatori hanno più importanza dei numeri e dove l'interpretazione dei ruoli è sempre più dinamica, non statica. Di conseguenza, se, per assurdo, Italiano dovesse lasciare la Fiorentina già nelle prossime settimane (scenario irrealistico, secondo me), allora farebbe benissimo la dirigenza gigliata ad aspettare di chiudere con il nuovo allenatore, prima di cominciare a muoversi sul mercato.

Etrusco

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1164 il: Giugno 03, 2022, 12:34:04 pm »
L'intelaiatura tattica va ben al di là del semplice concetto di "modulo", specialmente nel Calcio contemporaneo, dove le funzioni specifiche dei giocatori hanno più importanza dei numeri e dove l'interpretazione dei ruoli è sempre più dinamica, non statica. Di conseguenza, se, per assurdo, Italiano dovesse lasciare la Fiorentina già nelle prossime settimane (scenario irrealistico, secondo me), allora farebbe benissimo la dirigenza gigliata ad aspettare di chiudere con il nuovo allenatore, prima di cominciare a muoversi sul mercato.
Se una società decide che la squadra deve giocare con un certo modulo sa chi prendere come trainer e come giocatori, soprattutto sa gestire il futuro a prescindere dall'allenatore, in quanto se il modulo è quello anche se tatticamente ogni mister utilizza degli stratagemmi, avrà comunque sempre bisogno del solito tipo di calciatori.
Ribadisco il concetto ed esempio del sistema Barcellona che di fatto è l'unico metodo per gestire sempre al meglio i giocatori a prescindere dall'allenatore.

Gabriel_Omar

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1165 il: Giugno 03, 2022, 06:50:39 pm »
(...) in quanto se il modulo è quello, anche se tatticamente ogni mister utilizza degli stratagemmi, avrà comunque sempre bisogno del solito tipo di calciatori.
Assolutamente no. Se una società decide di puntare su un 4-2-3-1 (esempio a caso, posto che sono sempre allergico a parlare di "moduli" come se fossero la cartina di tornasole di un intero impianto di gioco), molti giocatori (soprattutto a centrocampo) che servirebbero a Spalletti sarebbero comunque completamente diversi da quelli che, invece, richiederebbe Pioli, oppure Gattuso. Non a caso, nel Milan di quest'ultima stagione, Bennacer ha gradualmente perso il posto a favore di Tonali, mentre con lo stesso Spalletti sarebbe fra i titolari inamovibili. Oppure, Krunić, con l'allenatore del Napoli, sarebbe stato trasformato in un ottimo "falso dieci", mentre a Pioli faceva comodo nei due di centrocampo, proprio per le sue corse in avanti e la progressione palla al piede. Poi c'è l'esempio di Bakayoko, fondamentale per Gattuso e totalmente lasciato nel dimenticatoio con il tecnico rossonero. E potrei continuare per ore, a partire dall'utilizzo profondamente diverso dei terzini, che differenzia in maniera sostanziale il Calcio di Spalletti da quello di Pioli (o dello stesso Gattuso).
« Ultima modifica: Giugno 03, 2022, 06:53:50 pm da Gabriel_Omar »

Etrusco

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1166 il: Giugno 03, 2022, 09:09:20 pm »
Perché Gattuso al Milan ha avuto gli stessi giocatori a disposizione di Pioli in questa stagione?
Mi sembra che tu voglia per forza che ti venga data ragione ma non ce l'hai perché se il modulo chiede ai terzini di farsi tutto il campo, quello è, che poi con un mister il terzino si faccia tutta la fascia a diritto o con un altro poi si accentri, non sposta di una virgola il fatto che il modulo è lo stesso!
Poi non capisco questa tua gioia nello scoprire "l'acqua calda" perché tutti sanno che in base all'allenatore anche solo come si pone con i giocatori, alcuni di questi reagiranno meglio rispetto ad altri, è sempre stato così.

sololaviola

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1167 il: Giugno 03, 2022, 10:41:10 pm »
Assolutamente no. Se una società decide di puntare su un 4-2-3-1 (esempio a caso, posto che sono sempre allergico a parlare di "moduli" come se fossero la cartina di tornasole di un intero impianto di gioco), molti giocatori (soprattutto a centrocampo) che servirebbero a Spalletti sarebbero comunque completamente diversi da quelli che, invece, richiederebbe Pioli, oppure Gattuso. Non a caso, nel Milan di quest'ultima stagione, Bennacer ha gradualmente perso il posto a favore di Tonali, mentre con lo stesso Spalletti sarebbe fra i titolari inamovibili. Oppure, Krunić, con l'allenatore del Napoli, sarebbe stato trasformato in un ottimo "falso dieci", mentre a Pioli faceva comodo nei due di centrocampo, proprio per le sue corse in avanti e la progressione palla al piede. Poi c'è l'esempio di Bakayoko, fondamentale per Gattuso e totalmente lasciato nel dimenticatoio con il tecnico rossonero. E potrei continuare per ore, a partire dall'utilizzo profondamente diverso dei terzini, che differenzia in maniera sostanziale il Calcio di Spalletti da quello di Pioli (o dello stesso Gattuso).

Però seguire uno stile di schema è comunque positivo. Cambiare schema ad ogni cambio di allenatore è deleterio, specialmente se la squadra già sviluppa una idea di gioco. Ovviamente andrai a prendere un allenatore con la stessa filosofia e non solo con lo stesso schema...
Save by Frey...

Gabriel_Omar

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1168 il: Giugno 04, 2022, 09:41:24 am »
Perché, Gattuso al Milan ha avuto gli stessi giocatori a disposizione di Pioli in questa stagione?
No, a memoria mi par di ricordare che solo un paio di elementi (Calabria, Romagnoli, Kessié e Bakayoko) della rosa attuale del Milan facessero già parte dell'organico rossonero "ai tempi" in cui c'era Gattuso su quella panchina. Ma perché, che c'entra con i miei esempi di prima? Non ho mai scritto una cosa del genere.

Mi sembra che tu voglia per forza che ti venga data ragione (...).
Etrusco, ogni volta che io e te dialoghiamo serenamente, dopo due/tre messaggi di botta-e-risposta te ne esci con quest'affermazione. Non so più come ripeterlo, a me della ragione non interessa NULLA, mi piace semplicemente conversare di Calcio (finché il clima rimane pacifico e, soprattutto, educato), specialmente quando esce fuori qualche spunto interessante come quello che stiamo affrontando. Non è che ogni persona che non è (del tutto o in parte) d'accordo con le tue idee, allora sta per forza cercando di "avere ragione". Si chiama contraddittorio, è anche il bello di interloquire con qualcuno che ha un punto di vista diverso dal proprio.

(...) se il modulo chiede ai terzini di farsi tutto il campo, quello è, che poi con un mister il terzino si faccia tutta la fascia a diritto o con un altro poi si accentri, non sposta di una virgola il fatto che il modulo è lo stesso.
Secondo me, questa è una visione fin troppo semplicistica del Calcio attuale. Come ho scritto più volte, oggi l'importanza maggiore è rivestita dalle funzioni assegnate ai giocatori e dall'interpretazione tattica, NON dal modulo (inteso come concetto dogmatico e immutabile). Per riprendere la tua affermazione, un terzino (così come qualsiasi altro giocatore) potrebbe calarsi perfettamente nel ruolo in un determinato sistema di gioco, oppure esserne completamente un pesce fuor d'acqua. Per fare un esempio pratico, un Mário Rui è Il prototipo perfetto per il Calcio predicato da Sarri e da Spalletti, mentre già farebbe più fatica con Pioli e non vedrebbe mai il campo con Mourinho. E questo al di là del modulo adottato, ma proprio a causa dell'approccio differente che questi allenatori hanno nei confronti del ruolo dei terzini. Così come Foyth rappresenta l'esterno difensivo ideale per un Emery o un Marcelino (ma anche per lo stesso Spalletti), mentre un Guardiola, un De Zerbi, un Italiano o un Pioli non lo prenderebbero proprio in considerazione (perlomeno per quel ruolo), perché per loro significherebbe avere una squadra monca. Oppure potrei citare João Cancelo, inviso da Allegri per la sua poca dimestichezza a convivere all'interno di lunghe fasi di difesa posizionale nella propria metà campo, ma trasformato poi da Guardiola in un meraviglioso "falso terzino", vero grimaldello tattico della prima costruzione del Manchester City dell'ultimo biennio.

Però seguire uno stile di schema è comunque positivo. Cambiare schema ad ogni cambio di allenatore è deleterio, specialmente se la squadra già sviluppa una idea di gioco. Ovviamente andrai a prendere un allenatore con la stessa filosofia e non solo con lo stesso schema.
Ecco, su questo invece sono assolutamente d'accordo. Dare continuità ad un progetto tecnico, anche laddove si debba puntare su un nuovo allenatore, presenta enormi vantaggi, già solo per il semplice fatto che la rosa conosce bene ed ha interiorizzato un certo tipo di spartito, soprattutto se quel medesimo percorso ha già dimostrato di poter portare a risultati importanti. Non a caso, per il dopo Conte, l'Inter ha virato sull'allenatore che, come impostazione di base, presentava maggiori similitudini, ossia Inzaghi (pur con tutte le enormi differenze tra i due, sia chiaro). Viceversa, il Verona del post Jurić ha avuto una crisi di rigetto, quando le è stato imposto un allenatore completamente all'opposto come Di Francesco, mentre ha ricominciato a carburare con Tudor, che ha avuto il merito di seguire il solco già tracciato dal suo predecessore della precedente stagione. In genere, una società decide di stravolgere un progetto tecnico solo quando quest'ultimo fallisce miseramente, oppure perché, battendo quel percorso, si è già raggiunto l'apice massimo e oltre non si può più andare: in Italia, i principali esempi recenti di un tale stravolgimento sono quelli di Sarri alla Juventus, voluto perché nella società bianconera si era radicata l'idea che, con il Calcio iper-reattivo di Allegri, in Europa non fosse possibile ottenere traguardi importanti (idea anche legittima, ma non seguita fino in fondo, dato che l'attuale allenatore della Lazio non è stato supportato sul mercato dalla dirigenza juventina), e quello di Mourinho alla Roma, obiettivamente vincente (ma quello romano è un contesto troppo particolare, che va oltre il mero discorso tattico/di campo ed ha più a che vedere con l'aspetto ambientale ed emotivo).

Etrusco

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Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« Risposta #1169 il: Giugno 04, 2022, 03:52:04 pm »
Gabriel Omar, con la tua allungata verbosità vuoi tentare di spiegare in maniera diversa dalla realtà concetti che sono oggettivi e non soggettivi!

Un club che decide di impostare un certo tipo di calcio a prescindere dal nome dell'allenatore, cercherà sempre un Mister che abbraccerà un certo tipo di gioco nel modulo e nell'impostazione dello stesso.
Questo è il concetto e non ce ne sono altri.
La Fiorentina farebbe bene a tentare questa strada perché è l'unica per chi ha 50 mln da spendere sul mercato invece dei 200 del PSG! Su questo punto è inutile che tu mi ribatta con i SE e con i MA ed i vari distingui che tenti continuamente di apportare alla discussione... le diversità tra gli allenatori ci sono sempre ma non possono essere così distanti tra un coach e l'altro proprio perché la società stessa si deve far carico di portare avanti una ben precisa filosofia di calcio e quindi cercare tecnici che avvallano tale ideologia.
Questo è il punto che continuo a ribadire da diverse pagine e non mi sembra niente di speciale ma potrebbe essere maledettamente funzionale allo scopo della squadra Viola.