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Mercato / Re:MERCATO 2022
« il: Maggio 28, 2022, 07:21:54 pm »Direi che è arrivato il momento di aprire un nuovo thread sul tema Conference League. Tanto, dovendoci la Fiorentina partecipare la prossima stagione, non sarebbe nemmeno così fuori contesto.
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Perdonami, ma ho risposto a queste stesse tue obiezioni proprio ieri, con un post delle 13:28. Però vabbè, rispondo anche adesso, nessun problema a dialogare quando i toni sono educati e pacati. Permettimi, però, di suddividere la risposta in punti, così, forse, schematizzando, diventa più chiaro il ragionamento:
1. Se è per questo, in Conference League ci vanno squadre che, fino al 1996, avrebbero disputato la Coppa dei Campioni (la vincitrice del Campionato norvegese, per esempio). O, molto più semplicemente, partecipano club che, lo scorso anno, sarebbero stati ammessi in Europa League. Dunque, cosa abbiamo dimostrato con questo? Solamente che le regole di qualificazione a TUTTE le competizioni europee (non solo la Conference) sono cambiate radicalmente negli anni, diventando più selettive per alcune federazioni (Italia, Spagna, Inghilterra e via dicendo) e più inclusive per altre (Olanda, Francia, Portogallo, ma anche tutte le Nazioni meno ricche). Questo fa sì che le Coppe del vecchio millennio fossero più prestigiose di quelle attuali? Ma neanche per sogno, perché, altrimenti, seguendo la logica da te proposta, bisognerebbe convenire che la Coppa dei Campioni aveva un'importanza maggiore rispetto alla Champions attuale, in quanto, a quest'ultima competizione, partecipano anche seconde, terze e quarte classificate nel proprio Campionato (ma anche le vincitrici dell'Europa League, che potrebbero essersi piazzate molto più in basso: il Villarreal semifinalista di quest'anno, per esempio, nella Liga 2020/21 era arrivato addirittura settimo), che prima, invece, non avrebbero mai potuto disputare la massima competizione europea per club.
2. Fatta questa doverosa premessa, pur partendo dalla tua considerazione (che, come ho appena scritto, è comunque alquanto parziale), che cosa conveniamo? Che il livello di difficoltà della vecchia Coppa UEFA fosse maggiore, rispetto all'attuale Conference League? Mah, potrebbe pure essere, ci mancherebbe, anche se a me non piace generalizzare: per spiegarmi meglio, mi riferisco al fatto che ci sono state diverse edizioni della Coppa UEFA davvero imbarazzanti, a livello di qualità complessiva delle partecipanti. In un precedente mio post, ho fatto riferimento all'edizione 1982/83, ma, allargando il discorso, mi ricordo edizioni con Göteborg vincitore, Dundee United finalista e Swarovski Tirol (che scommetto non sai nemmeno di che Paese sia) semifinalista (l'edizione 1986/87, nello specifico). Oppure altre con Videoton e Zeljeznicar semifinaliste, e via dicendo. Ma potrei continuare all'infinito. Quindi siamo proprio sicuri che non ci siano state edizioni della Coppa UEFA di gran lunga più scadenti di quest'ultima Conference League? Altro che "era quasi la Champions di oggi". Ma proprio no, perdonami.
3. Tra l'altro, il discorso appena fatto potrebbe allargarsi anche alla Coppa delle Coppe: la Lazio Campione nel 1998/99, per dire, affrontò, in ordine, Losanna, Partizan, Panionios, Lokomotiv Mosca e Mallorca: sicuro che Feyenoord, Leicester e Bodø/Glimt siano tanto più scarse? Mah, ho i miei dubbi.
4. Detto ciò, anche ammesso e non concesso che la vecchia edizione della Coppa UEFA fosse più complicata della Conference League (cosa su cui, ripeto, nutro forti perplessità, nel senso che non si può "assolutizzare" il discorso: ci sono state edizioni difficili ed altre ridicole, sotto questo punto di vista. E la stessa cosa succederà con la neonata Conference), ciò non cambia il fatto che, a livello puramente gerarchico, la stessa Conference abbia il medesimo valore della vecchia Coppa UEFA. Certo, negli ultimi anni, come scrivevo al punto uno, hanno ampliato il numero dei partecipanti di TUTTE le competizioni europee, ma questo non ha reso certo più semplice vincere il trofeo (semmai, ha reso più facile QUALIFICARSI per questi tornei, che è cosa ben diversa).
5. Stando sempre alla tua logica di fondo, siccome un tempo in Coppa UEFA si qualificavano le seconde, terze e quarte classificate della Serie A e dei maggiori Campionati europei, allora quella competizione dovrebbe aver più valore anche dell'attuale Europa League, in cui si qualificano quinte e, al massimo, seste del Campionato italiano. Ma è ovvio che non possa essere così, non fosse altro perché la vittoria dell'Europa League permette di disputare la Supercoppa Europea, mentre la Coppa UEFA, fino al 1999, non dava questa possibilità. Molto semplicemente, paragonare il livello di difficoltà o, ancora peggio, il valore gerarchico di competizioni così distanti nel tempo in base esclusivamente alle regole di qualificazione è un giochino che non porta da nessuna parte. Non è così che funziona.
6. Per l'ultimo punto, ripeto una cosa che avrò scritto una decina di volte, ma vedo che la bypassate sempre: è stata la UEFA stessa a presentare la Conference, quando ha varato la nuova competizione, in questo modo. Addirittura, si parlò proprio di una scelta volta a ripristinare una terza competizione per club, così com'era un tempo, quando, oltre alla Coppa dei Campioni e alla Coppa delle Coppe, c'era anche la Coppa UEFA. Dico davvero: se non sei/siete d'accordo con questa soluzione o, molto più puntualmente, con questa lettura, dovete scrivere a loro, non a me.
1. Non parlo di prestigio ma di difficoltà. Che il Bodo Glimt partecipi alla conference o un Hibernian (OT, poco fa ho scoperto che un mio vecchio conoscente è il presidente della Hamrun Spartans...) non è che rendano la competizione più difficile. La difficoltà la si ha se di fronte ti trovi un Liverpool o un Chelsea (anni fa avrebbero partecipato alla coppa UEFA) rispetto ad un West Ham, o un Real Madrid o un Atletico rispetto a un Villarreal.
2. Che abbia vinto un Goteborg non significa che ci fossero squadre scarse. Quando vinse il Goteborg c'era l'inter, il Barcellona, o precedentemente il Real, lo Sporting Lisbona, il Valencia, l'Amburgo, squadre ceh erano ai vertici dei rispettivi campionati (quando il goteborg vince sil titolo l'amburgo vinse il campionato tedesco, per due anni). La difficoltà la sia ha con le squadre partecipanti, ma poi non è detto che si vinca la coppa.
3. La coppa delle coppe era una coppa un po' più strana perché non necessariamente partecipavano squadre forti dato che la coppa nazionale poteva essere vinta anche da squadre inferiori. L'UEFA invece vedeva come minimo partecipare la seconda e la terza dei rispettivi campionati. Squadre che magari avevano perso il campionato per un punto. Squadre che a volte vincono, oggi, la champions.
4. E ti ripeto che non ti sto dicendo che è una coppa che non conta, anzi farei le sfilate se la vincessimo. Rimane però una coppa dove partecipano le settime classificate dei migliori campionati.
5. La coppa UEFA di un tempo era molto più difficile dell'attuale EL. Del resto credo sia più complicato incontrare una juve, un barcellona, un inter rispetto a un Betis, un Real Siociedad o una lazio (il che non significa che li vinci, anche perché anche le nostre squadre, se partecipano a quella competizione, sono di quel livello. Ma oggi incontrare un Barcellona o un Real Madrid in una coppa diversa dalla champions direi che è alquanto improbabile.
6. Ovvio che sia la terza competizione per importanza. E' un po' come quello che torna a casa con la medaglia di bronzo e poi quando gli chiedono quanti erano i partecipanti risponde: tre. E voglio continuare a ripetere, per non essere frainteso, che non ritengo la vittoria della roma una vittoria meno importante. Anche se meno difficile tocca sempre riuscire a vincere, cosa mai semplice.