La spiegazione sulla rivista Nature
Burioni condivide il link a una ricerca pubblicata sulla stessa rivista Nature, coordinata da Kristian G. Andersen, sulla probabile origine del SARS-CoV-2 (questo il nome corretto del virus del Covid-19). “Le nostre analisi mostrano chiaramente che SARS-CoV-2 non è un costrutto di laboratorio o un virus appositamente manipolato” scrivono gli scienziati, che “se fosse stata eseguita la manipolazione genetica, sarebbe probabilmente stato usato uno dei numerosi sistemi genetici inversi disponibili per i betacoronavirus. Tuttavia, i dati genetici mostrano inconfutabilmente che SARS-CoV-2 non deriva da nessuna spina dorsale di virus precedentemente utilizzata”. In altre parole, se fosse stato prodotto il laboratorio, sarebbe facile rilevare la “firma” dell’uomo tramite parti di virus già utilizzati e innestati in provetta. Invece, l’analisi del Covid rivela una struttura tipica di un virus che ha subito piccole mutazioni in sequenza evolvendosi.
Ma...immaginiamo per ipotesi che fosse vero, che un gruppo di scienziati di un paese X riuscisse a produrre in laboratorio un virus Y e si decidesse di utilizzarlo a fini bellici !
- Punto primo: gli scienziati di un paese Z lo riconoscerebbero subito e verrebbero scoperti, data la globalizzazione in essere nel mondo intero;
- Punto secondo: chi sarebbe così folle da mettere in giro roba del genere sapendo che ne rimarrebbe vittima esso stesso !??
Se si supera la logica di questi punti, secondo me BASILARI allora verrebbe da dire che una cosa sola:
...sarà bene che l'umanità tutta si estingua quanto prima ... e alla svelta !