A mio avviso, ci sono vari modi per leggere questo mercato.
E' stata una sessione viziata dal ritardo conseguente al passaggio di proprietà, questo è indubbio. Si gettano le basi prima che il campionato finisca e gli obbiettivi sensibili solitamente si cerca di portarli a casa per primi, noi questa facoltà a questo giro non l'abbiamo avuta. E' stato fisiologico.
Chi faceva il mercato? Qual'era la squadra di mercato? Con quale budget operare? E l'allenatore, colui che dovrebbe dare il primo input su chi serve, era sicuro riconfermato? Poche, se non nessuna di queste domande, ha trovato risposta in tempi tecnici necessari per muoversi con decisione e tempestivamente. Pradè ha più volte sottolineato che su certi obbiettivi si erano focalizzati "dall'inizio", ma per loro questo inizio è stato fine giugno/inizio luglio. Tardi, troppo tardi per imbastire certi discorsi.
Una credibilità da ricostruire, un appeal quasi inesistente per una squadra che si era salvata all'ultima giornata dello scorso campionato,
difficile attirare i giocatori davvero desiderati.
Siamo partiti con parte del mercato già impostata: Zurkowski, Terzic e Rasmussen già impacchettati, Traorè ormai perso, Dragowski quasi. In mezzo a questo, chi voleva andarsene quando la barca stava per affondare. Chiesa su tutti, ma non solo, anche Biraghi e chissà se anche qualche altro illustre (Pezzella?!) non aveva fatto qualche parola per levare le tende. Complicato, tutto molto complicato.
Il primo passaggio era l'epurazione. Riuscita solo in parte. Norgaard, Veretout, Laurini, Saponara, ma anche fallimenti come Thereau, Eysseric, Dabo, Cristoforo, Schetino. Un pò di liquidi in cassa e allora arrivano Boateng e Lirola. Il primo sul viale del tramonto ma con un bagaglio di esperienza e carattere da trasmettere ai giovani, il secondo con oltre 80 presenze in tre anni in A. Terzino destro poi, roba rara da queste parti da tempi immemori. Poi ecco Badelj e Pulgar, magari troppo doppioni ma utili per molti motivi: il primo torna a casa, era un leader e non guasta avere gente del genere, il secondo acquistato con un rapporto qualità/prezzo molto allettante, ancora giovane, 4 campionati in A.
Poi il botto: Ribery. Ci sarà sempre chi lo bollerà come acquisto copertina, come specchietto per le allodole, come operazione marketing orientata agli USA. Fatto sta che arriva, incredibilmente, e come Boateng magari sarà più importante fuori dal campo che dentro. Vedremo.
Chiusura farraginosa di mercato: via Simeone, dentro 2 punte. Ci dicevano "non arriverà nessuno che possa togliere spazio ai nostri giovani": a Vlahovic (20 anni) gli hanno messo in concorrenza Pedro (22 anni) e forse anche Duncan (18 anni e un carattere per nulla facile).
https://www.calciomercato.com/news/fiorentina-ecco-chi-e-bobby-duncan-tra-bullismo-gerrard-e-l-accu-13810Ma il sogno era De Paul, uno in grado (nell'immaginario collettivo) di prendere una Fiorentina informe e darle un senso. Uno che avrebbe unito i reparti. Uno che avrebbe separato le acque, moltiplicato pani, pesci e occasioni da gol. 40 milioni, magari 35, questa la richiesta. Dice Rocco "i soldi ci sono, non è un problema", ma poi c'è chi gli deve avere spiegato meglio il FPF ed un passivo (che sarebbe stato raggiunto proprio con questo acquisto) che sui 3 anni ti avrebbe impedito di partecipare alle coppe...Ma qualcun'altro ha aggiunto "ma il prossimo anno vendiamo Chiesa e rientriamo subito". Qualcun'altro ancora invece, meno positivo, dice "perchè sul serio c'è il rischio di andare in coppa nei prossimi 3 anni con questi giocatori?!".
Lo scorso anno sappiamo bene com'è andata e qual'era l'humus interno alla Fiorentina (per la serie "m'importa una sega"). Con una squadra assai peggiore di questa eravamo stati in corsa per la UEFA fino a gennaio/febbraio, in semifinale di coppa Italia dopo esserci regalati un 7-1 alla Roma da seghe. Quindi, facciamo un confronto brutale:
LAFONT/DRAGOWSKI
Visto quanto fatto dal polacco ad Empoli e quanto fatto dal francesino qui, direi che siamo messi meglio. Nessun merito a nessuno per la cosa se non l'essere riusciti a far rinnovare il contratto a Bart.
HUGO-LAURINI-BIRAGHI / CACERES-LIROLA-DALBERT
Posto che Dalbert non l'abbiamo ancora visto a modo, mi sento di dire che siamo messi meglio ora. Inoltre, abbiamo riportato a casa Venuti e Ranieri, prodotti del vivaio, che allargano la scelta.
FERNANDES-GERSON-VERETOUT-NORGAARD / BADELJ-PULGAR-ZURKOWSKY-CASTROVILLI
Benchè ad oggi non si possa dire di avere fenomeni in mezzo (ma occhio a Gaetano), come valore assoluto mi sento di dire che siamo migliori oggi, e nemmeno di poco.
MIRALLAS-PJACA / GHEZZAL-RIBERY-SOTTIL
Rachid parte già con parecchio vantaggio su uno dei due, preso a caso. Speriamo bene. Su Ribery, se tanto tanto ha ancora un pò di benzina è anni luce avanti agli altri. In più c'è questo ragazzotto che deve abbassare forse un pò la cresta ma, se seguito, avrà un futuro.
SIMEONE-MURIEL / PEDRO-BOATENG-DUNCAN
Incognita. Pradè disse "un centravanti che ha fatto male l'anno precedente me lo tengo volentieri perchè avrà voglia di mangiare anche l'erba del campo". Detto, fatto: ciao Cholito. Non abbiamo mai giocato per lui, che deve toccare palla solo in area e basta. Non copre bene palla, tecnicamente è limitato, messo a correre come un grullo arrivava sempre poco lucido in zona gol. Pedro arriva con una bella cartella clinica e tante buone referenze, vedremo. E poi, cedere Simeone a 16 milioni dopo averne pagati 18 due anni fa è stato un capolavoro. Muriel è stato un pò una roulette russa: grandi giocate ma anche problemi fisici e pause mostruose. Bisognava investirci, e nemmeno poco per l'età. Secondo me hanno fatto bene a lasciarlo andare. Boateng, preso ad 1 milione, ha 32 anni e non è ancora decrepito, il suo può ancora farlo ma di contro c'è il ruolo che non si capisce davvero cosa sia.
Rispetto allo scorso anno, hanno inserito un "vecchietto" per reparto. Vecchietti con un pedigree da urlo, in certi casi, o comunque di tutto rispetto: Caceres, Ribery e Boateng. Molti giovani ma forse anche delle buone guide, stavolta. Non come l'anno scorso, per intenderci. Anche Badelj, 30 primavere e un attaccamento ritrovato verso Firenze, leader riconosciuto, è stato un ritorno positivo. Dietro abbiamo allargato la rosa in modo significativo con Ranieri, Venuti, Terzic e la conferma di Ceccherini (mi ha fatto piacere). In mezzo siamo più incognite, anche se la sensazione di aver scoperto un diamante grezzo (Castrovilli) c'è eccome. Resta da vedere cosa saprà dare Zurkowski e se Benassi inizierà a capire che solo segnare non può bastare. Sugli esterni, rispetto allo scorso anno siamo messi molto meglio, non foss'altro che Pjaca e Mirallas hanno trovato sostituti che non li faranno rimpiangere. Davanti il Cholito è stato venduto ed è stato puntato su una linea che dire verde è dire poco. Tutte scommesse, speriamo di vincerne almeno una.
Concludo (scusate per la lunghezza del post) col voto, ragionato:
6.5Avessero venduto anche Thereau, Eysseric ecc. ed avessero portato una mezzala di un certo spessore avrebbero fatto (tutto considerato quanto scritto all'inizio) un capolavoro.
Ora passa tutto in mano a Montella...