Il calcio sta assumendo dimensioni "economiche" sempre più elevate; i costi di gestione (stipendi provvigioni mercato) non sono più alla portata della grande maggioranza degli operatori che fino ad ora bene o male hanno retto botta.
Parlando della realtà italiana, sono già usciti i Berlusconi, i Moratti, nel loro piccolo i Della Valle.
Chi è subentrato sono o fondi esteri (americani, cinesi) o ricchi italo-americani (Commisso, Saputo, quello dello Spezia), che tuttavia trovano numerosi ostacoli politici e burocratici per realizzare l'accoppiata businness economico-risultato sportivo.
Niente di più facile che anche quest'ultimi alla fine si rendano conto che non è aria.
Le istituzioni calcistiche, poi, ci mettono del loro a lasciare le cose in balia di chi ha più soldi ......evidentemente perchè hanno i loro tornaconti !
Personalmente anche io trovo che sia spersonalizzante avere una società di cui non si conosce chi c'è dietro; molto meglio Rocco Commisso, che sta imparando dai propri errori e, comunque, ci mette la faccia e lo fa con passione ....
....ma anche i santi .... posson perdere la pazienza , soprattutto quando si trovano davanti ostacoli che non possono superare (burocratico-strutturali e giuridico-sportivi) = (negata la possibilità di fare lo stadio, impedita la possibilità di impostare la squadra su basi tecniche da prima fascia). Personalmente credo che lo stadio non sposti più il problema delle risorse lo avrebbe fatto 15 anni fa adesso non più.
Da escludere una partnership, una sponsorizzazione tout-court, l'unico spiraglio che per me è sempre stato il più plausibile ed è quello che ho sempre scritto ed auspicato:
- ampliamento dell'aereoporto a livelli internazionali, non quella mezza-sega di scalo attuale. Ciò porterebbe investimenti e capitali compresi quelli arabi, cinesi, russi etc.
Ma come per lo stadio, la politica, quella attuale, continua a far finta di non sentire, anzi, per il quieto vivere dei comuni dell'hinterland fiorentino, ha fatto un patto scellerato: niente stadio e niente aereoporto, così stanno tutti felici e contenti !
Andrà così, a meno che le tre o quattro ditte mondiali rimaste a Firenze e nei dintorni non si scocceranno e trasferiranno produzione e logistica da altre parti .... ma allora potrebbe essere già troppo tardi, per la miopia di chi crede di stare al potere !