Dire che la Conference ha pressoché lo stesso valore dell’Europa League, perché più di VENT'ANNI FA l’Europa era la terza competizione europea, è a dir poco fuorviante.
Cito solo questa tua frase, perché contiene un'inesattezza, su cui si basa però il resto del tuo discorso: io non ho mai detto che la Conference League, come valore gerarchico, sia pari all'Europa League. Casomai, ho scritto che vale (ripeto, a livello gerarchico, non di difficoltà, su cui si può anche discutere e, se vuoi, lo possiamo fare per bene)
la Coppa UEFA, perlomeno prima che, nel 1999, venisse abolita la Coppa delle Coppe. E' un ragionamento semplice, che tra l'altro è ben descritto proprio sul sito dell'UEFA: prima del nuovo millennio, c'erano tre competizioni UEFA per club, ossia Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe e Coppa UEFA, elencate rispettivamente in ordine di importanza. Allo stesso modo, oggi ci sono Champions League, Europa League e Conference League: il parallelismo è semplice. Quindi Mitropa Cup, Intertoto, Coppa delle Fiere o Coppa Anglo-Italiana non c'entrano proprio NULLA, con il discorso.
A me la Conference dà più l'impressione della prima Mitropa Cup.
Sulle impressioni personali e soggettive di ognuno non discuto, ci mancherebbe. I fatti dicono però che, proprio secondo la UEFA, la Conference League ha lo stesso valore gerarchico della vecchia Coppa UEFA ante-2000. Poi se per te vale la Mitropa Cup o se ad un altro sembra l'intertoto, considerazioni (legittime, per carità, anche se distaccate dalla realtà) tue/vostre.
(...) giocando contro squadre che non sono superiori neppure a noi ai tempi di Iachini (...).
Scusate, giuro che non voglio mancare di rispetto a nessuno, però vi posso assicurare che Leicester e Feyenoord avrebbero rullato con la pipa in bocca la Fiorentina di Iachini. Così come anche il Bodø/Glimt, squadra organizzatissima e che attua un Calcio di posizione davvero interessante. In Serie A si gioca a ritmi bassissimi e, pertanto, quando i club italiani si vanno a confrontare nelle competizioni internazionali, rischiano sempre di uscirne con le ossa rotte. La Roma è riuscita a rimanere indenne soltanto grazie ad un paio di
sliding doors che le hanno girato bene, nei momenti cruciali della finale di Tirana.