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Arenaviola / Re:LA FIORENTINA DI ITALIANO
« il: Settembre 05, 2023, 10:28:51 am »Cito questo stralcio di articolo preso da FV.
. C'è poi un'ulteriore statistica. Riguarda il nuovo arrivato Arthur, che dimostra quanto il brasiliano sia già un giocatore importante nel calcio di Italiano, il quale gli ha affidato fin da subito le redini della squadra. Il numero di palloni giocati dall'ex Liverpool, infatti, è passato da 91 contro il Genoa a 51 contro l'Inter; un calo sì dovuto probabilmente anche all'intuizione di Inzaghi, abile nel non concedere respiro per tutta la partita con il pressing asfissiante di Mkhitaryan e Barella, ma frutto anche di un disperato bisogno di rifiatare.
Domanda: se tu fossi l'allenatore della squadra che gioca contro la Fiorentina, quale sarebbe la prima indicazione che daresti ai tuoi?
A me pare semplicissimo, pressare il regista se non addirittura mettergli un uomo addosso.
Abbiamo quindi alternative? No, se non cambiare regista.
A me pare assurdo
La prima cosa che ti verrebbe da dire è che in realtà Arthur non è Pizarro ma un centrocampista come tanti. Pizarro lo potevi pressare come volevi, aveva sempre la capacità di giocare il pallone. Al di la di qualche pallone perso in modo pericoloso il pallone tra i suoi piedi era una sicurezza. Un'altra cosa che ti verrebbe da dire è che Mandragora non è Borja Valero. Arthur in caso di difficoltà non può fare affidamento sui compagni di reparto. Il nostro centrocampo è di basso livello (non parlo di serie B ma inteso in confronto a certe squadre) e proprio per questo si esalta contro il genoa ma sparisce con l'inter. Ma il bello è che va in difficoltà anche con squadre fisiche come il lecce.
Questo a prescindere dai problemi tattici, che pure ci sono. Ma queste son cose che dicevo dai tempi di Montella. Il tiki taka per me è una stronzata, lo puoi attuare solo se sei superiore agli avversari. Ed infatti nella gestione Italiano raramente facciamo risultati con le squadre che ci sono sopra. E sto cavolo di tiki taka comporta problemi anche al reparto offensivo dato che rallenta il gioco in modo impressionante.
Poi c'è il lato difesa che oramai è diventata una barzelletta.