Cioè, ti ho snocciolato i dati di Berardi e mi tiri fuori il discorso "eh, ma Immobile ne ha fatti di più". A parte che Ciro è punta e Berardi è laterale, a parte che il laziale ha fatto 26 gol, sì, ma soli tre assist, quindi di cosa parliamo?
No, non hai capito.
Non stavo affatto paragonando il bottino personale di Immobile con quello di Berardi. Stavo semplicemente constatando come tu stesso non abbia mai considerato i numeri di Immobile, nel dare un giudizio complessivo sul giocatore (anzi, quando l'ho fatto io, mesi fa, mi rispondesti che erano solo "numeri da transfermarkt": ricordi?), rifugiandoti sempre nella
comfort zone del fatto che, in Nazionale, il centravanti della Lazio abbia spesso toppato gli appuntamenti. Tuttavia, quando invece il discorso vira su Berardi, improvvisamente le statistiche acquistano per te un senso e la sua (mediocre) carriera in Nazionale non viene mai citata. Se non ti rendi conto che stai usando due pesi e due misure, a seconda del mulino verso cui vuoi portare acqua, è un problema.
Berardi, in Nazionale, agli Europei ha giocato sei partite spesso da subentrato ed ha fatto due assist e ben otto dribbling.
Ah, vabbè: adesso addirittura il numero di dribbling ci mettiamo a considerare, per valutare il suo Europeo? Dai su, ma basta: le partite vanno viste, non puoi fare una ricerca random su internet per cercare di convincere che abbia giocato bene. Il punto è che Berardi, ad Euro 2020, è stato spesso evanescente (così come Immobile, sia chiaro), c'è poco da aggiungere. Il fatto che abbia perso la titolarità già agli ottavi di finale (a differenza di Insigne) dovrebbe far capire molto. Ma poi, ripeto, tu stesso hai ammesso di non aver visto molto le partite della Nazionale della scorsa estate, dunque perché continuare a parlarne?
Se tu non ammetti quanto è bravo Berardi, allora non sei obbiettivo e quindi è inutile che tu mi faccia due palle così, se non partiamo dal presupposto che il ragazzo gioca bene e, soprattutto, passa la palla bene.
Tanto per cominciare, io non voglio fare "
due palle così" a nessuno. Già l'ho scritto qualche giorno fa: parlo di Calcio perché mi piace, se poi la cosa ti pesa, basterebbe allora evitare di rispondermi. Nessuno ti obbliga, sia chiaro. Detto ciò, se vuoi un mio giudizio personale su Berardi, bastava chiedermelo prima: parliamo di un buon giocatore, specialmente per il contesto italiano. Classico esterno offensivo che ama partire sulla fascia a piede invertito e accentrarsi sulla mattonella preferita per far scoccare il suo tanto amato tiro a giro. Come molti giocatori di questa tipologia (Politano, Verde, etc. Non li sto paragonando, eh: sto solo citando altri calciatori italiani con caratteristiche tecniche simili), tende ad essere molto, forse troppo, monodimensionale, nel senso che, una volta che viene raddoppiato verso il centro, oppure che, molto semplicemente, il diretto marcatore gli copre il mancino, perde un buon 60% della sua pericolosità offensiva, dato che, quando viene mandato sul destro, viene facilmente limitato. Rispetto a qualche stagione fa, ha perlomeno messo su un minimo di massa muscolare e adesso riesce a reggere meglio l'urto quando va a fare a spallate dentro l'area. In compenso, però, ha perso totalmente la capacità (o la voglia?) di attaccare la profondità e, più in generale, di muoversi senza palla: vuole sempre la sfera sui piedi e questo è un aspetto limitante. Stiamo comunque parlando di un giocatore che, negli anni, è stato cercato da Atalanta, Inter e Juventus (tutte squadre che poi, però, hanno virato sui vari Boga, Politano e Locatelli, quando sono andate ad acquistare dalla società neroverde), ma che è comunque rimasto sempre al Sassuolo, e un motivo ci sarà. In questo 2022, il peso dell'attacco del Sassuolo è passato totalmente su Traorè e sulla sua capacità di creare superiorità numerica, aspetto su cui Berardi sta pian piano regredendo, perché troppo innamorato della sua comfort zone. In definitiva, parliamo di un calciatore con evidenti pregi, ma anche tanti difetti, che ha lavorato molto, negli ultimi anni, per risultare maggiormente decisivo ed efficiente (fondamentale l'arrivo di De Zerbi a Sassuolo, per lui) e meno fumoso.
P. S. Del resto, ricordiamo che, nel 2018, era stato votato come giocatore più inconsistente della Serie A:
https://www.ultimouomo.com/il-giocatore-piu-fumoso-domenico-berardi/Adesso è sicuramente migliorato, anche semplicemente nei numeri (ma non solo), però non sembra aver ancora compiuto il decisivo passo finale per non essere più la miglior versione italiana dello stereotipo dell'esterno offensivo mancino che gioca a piede invertito, ma per diventare definitivamente un grande giocatore.