Guarda, sono riuscito a recuperare alcuni messaggi tuoi su Berardi. Non riesco a quotarli, ma dicevi che non ti piaceva molto e che non avresti mai speso 30 milioni per lui. Analisi che tra l’altro condividevo pure, poiché al tempo mi entusiasmava ancora meno. Sarebbe però interessante capire perché due anni fa non avresti mai speso 30 milioni per un giocatore di 25 anni che dopo due anni chiami CAMPIONE e per il quale oggi spenderesti 35 milioni ad occhi chiusi (ovviamente le due ottime stagioni possono far cambiare idea fino ad un certo punto).
Io non ho solamente nominato il Napoli bensì ho affermato che nessuna squadra con introiti e quindi storia simile alla nostra, in un momento in cui veniva da una stagione fallimentare, ha mai speso cifre simili per un giocatore di 27 anni. I fatti mi danno ragione.
Preferivi De Paul perché all’epoca faceva ancora l’esterno o quantomeno era da poco tempo che aveva smesso di farlo ed inoltre era un giocatore che ricopriva più ruoli (sugli esterni avevamo già 3-4 giocatori).
Su De Paul non ho ritrovato i messaggi perché non trovo la discussione su quel mercato, ma non volevi che Corvino lo acquistasse per 10 milioni perché dicevi che era il classico esterno tutto fumo e niente arrosto che non sa saltare neanche un giocatore. Non era ancora il De Paul di oggi ovviamente, ma se guardassi le partite di certi giocatori magari riusciresti a cogliere certe qualità anche in anticipo

Sui gol e la discontinuità: ci sono anche le mezze misure: uno può anche segnare un buon numero di gol ed essere continuo.
Inoltre ti faccio un altro esempio inerente alla discontinuità: Ilicic fu uno che segnò più di 10 gol a stagione per un paio di stagioni consecutive alla Fiorentina, eppure molti, se non quasi tutti, lo disprezzavano. Questo non perché fosse scarso, bensì perché in tante partite era non solo inutile ma anche dannoso. Un giocatore del genere, che poi ha fatto benissimo all’Atalanta, riuscì a mettere d’accordo tutti sulla sua cessione; ed anche quei pochissimi che se lo sarebbero tenuto al suo addio non si strapparono di certo i capelli.
I gol sono contano tanto ma non sono tutto.