(...) Berardi (...) sa giocare in squadre che a volte devono pure lottare per la retrocessione, altra cosa che il napoletano non conosce.
No, però in compenso Insigne ha giocato in squadre che lottano per lo Scudetto, male che va per una qualificazione in Champions, o per una finale di un Europeo. Se poi preferisci gente che sappia cosa vuol dire giocare per non retrocedere, allora ti basta anche "solo" un João Pedro. Però, se davvero la Fiorentina vuole crescere, dovrebbe pensare bene di guardare in alto, non in basso.
In Nazionale con Mancini di sicuro il laziale ha fallito (...).
Continui a ripetere questo mantra (su cui posso anche essere d'accordo, sia chiaro). Però, allora, vogliamo parlare un attimo della carriera di Berardi in Nazionale? No, perché ricordo che, durante lo scorso Europeo,
ha perso i gradi da titolare già agli ottavi di finale in favore di Chiesa: e, infatti, i successivi quarti, la semifinale e la finale l'esterno del Sassuolo li ha iniziati tutti dalla panchina, a differenza di Insigne (e dello stesso Immobile). Senza nemmeno considerare tutte le prestazioni incolori di quest'ultime qualificazioni per i Mondiali: per carità, non è stato certo lui l'unico giocatore ad aver avuto un rendimento insufficiente, ma resta il fatto che le occasioni da gol nitide che ha clamorosamente toppato contro Svizzera o Macedonia rimangono macigni difficili da dimenticare, quando si giudica complessivamente il suo percorso in Azzurro. Però noto che, quando si parla di Immobile, fai sempre notare che, con la maglia dell'Italia, il centravanti della Lazio abbia fatto spesso lercio. Tuttavia, quando il discorso cade invece su Berardi, tali distinguo non li fai mai. Due pesi e due misure.
(...) su Cabral, ne riparliamo il Campionato prossimo (...).
Riparliamone quando preferisci, però resta il fatto che dire che, OGGI come oggi, Immobile farebbe panchina fissa alla Fiorentina, mentre lo stesso Cabral sarebbe titolare, è pura eresia. Stiamo pur sempre parlando di un giocatore da trenta gol a stagione in Italia, contro uno che, in tre mesi di Serie A, ha segnato due reti. E secondo te il primo sarebbe la riserva del secondo? Ma dai, su. Fai il serio.
Si, ma di una cosa sono certo e cioè che in Viola lui arriverebbe forse a dieci/dodici gol, e sarebbe già un grandissimo successo.
Se è per questo, la scorsa estate eri anche certo che, nella stagione attuale, lo stesso Immobile non sarebbe mai arrivato a quota 25 gol stagionali. Quindi le tue "certezze", mi dispiace dirlo, hanno ben poca credibilità e attendibilità, perlomeno quando parli del centravanti della Lazio.