Lo scouting non abita da queste parti, sicuramente non è pane per i denti di Pradè.
La mitica stagione di mercato del 2012 non era basata sullo scouting, bensì su una fortunata serie di circostanze che misero insieme le fresche conoscenze di, appunto, Pradè, per l'arrivo di giocatori come Pizarro ed Aquilani, già avuti nella Roma, unite a quelle di Macià, con gli innesti di Gonzalo, Borja V. e Mati Fernandez prima, Pepito Rossi e Joaquin poi, uniti all'unico colpo vero di quell'estate, Quadrado, ma c'è chi dice che fosse già in odore di Fiorentina, già da prima. Il resto lo fecero Ramadani con lo scambio Nastasic-Savic ed ADV con l'opzione Toni.
Tutti giocatori, comunque, ultra-conosciuti, quindi, niente scouting!
Lo disse pure Italiano, due anni fà, nel dopo Torreira, quando affermò, unca cosa su cui aveva avuto ragione, che "era stato solo sostituito e non aggiunto" ed accadrà pure quest'anno con la sostituzione di Nico con Gudmundson, con tutte le incognite del caso (processo sub-iudice e scuola calcistica dal confronto improponibile).
Se vuoi sopperire alla mancanza di soldi, od alla volontà di non metterli più per ovvii motivi, ci sono due strade percorribili, o la competenza nell'andare a trovare giocatori dal costo abbordabile (scouting) ma dal sicuro talento, oppure te li fai in casa (cantera).
Qui, mi dispiace dirlo, non si sa fare nell'uno nè l'altro, nonostante un centro sportivo ultramoderno, che somiglia sempre di più ad una cattedrale nel deserto piuttosto che ad una fucina di nuovi calciatori. Per le scelte di Palladino, che non ne ha salvati uno, che si deve dedurre .....?