Mi sto rendendo conto che mi sto incattivendo.
La nostra è una società piramidale, non che questo sia un male, però dipende da chi è formata. Praticamente abbiamo
Comisso al vertice ( ci sta, anche perché i soldi son suoi) che s'imbelva per ogni critica, ti sbatte in faccia che lui ha i sold e mi ricorda tanto il marchese del grillo " io so io e voi non siete un cazzo"
Sotto c'è Barone ( che non ho problemi a dire che di calcio ne capisce meno di noi che scriviamo qua ) le cui opinioni son per il presidente come le rivelazioni di Medjugorje per chi ci crede e che sa benissimo che dove è rimane fino alla fine del mondo.
A livello leggermente inferiore, ok la nostra è na piramide storta!!, Pradè, l'unico che di calcio ne capisce, ma per qualche oscuro motivo, accetta di passare da incapace agli occhi dei tifosi, l'idea di prendere Juric il primo anno, il ritorno di Torreira, son farina del suo sacco, per esempio.
Più sotto ancora Burdisso, che credo sia un consulente, rigorosamente inascoltato, presumo.
Nella terra di mezzo il Ramadani, la cui posizione è indecifrabile, ma probabilmente conta di più di Pradè e Burdisso, ma che gode di molto credito su Barone.
In una società a caso, invece c'è un presidente, che di solito parla poco o nulla ( ma ci mette pure lui i soldi )
Un direttore sportivo, competente, talvolta supportato da un direttore tecnico, competente pure lui, per esempio il duo Massara - Maldini, che si prende le sue responsabilità, ben sapendo che se sbaglia se ne torna da dove è venuto.
Una rete scout che danno delle dritte e riferiscono, sicuri che le loro opinioni verranno prese in considerazione.
Sto lavorando di fantasia io, oppure anche voi avete ste sensazioni?