Fondamentalmente i big (per modo di dire) club italiani e quelli europei, non vogliono questa regolamentazione, non la vogliono neppure le squadre satelliti delle strisciate.
L'effetto "Hellas" quando vinse il campionato con una squadra senza spese faraoniche, non può essere accettato oggi, per questo che i procuratori servono ad innalzare i prezzi dei cartellini che poi molte squadre non possono permettersi così da non rinforzarsi.
La colpa di tutte queste vicende è la legge Bosman che equiparando i diritti dei calcianti con quelli di un lavoratore normale e forse pure di più, ha dato in mano agli stessi ed ai loro procuratori un potere pesantissimo.
Uno come Haaland ha nel contratto un recesso da "soli" 75 milioni che sembrano tantissimi ma che nella realtà per un super player sono un'inezia, questo grazie al potere che hanno i "lavoratori della palla" che possono scegliere anche col contratto in corso di andarsene come vogliono loro o quasi.
Il sistema va riformulato, immaginate con i soldi risparmiati quanti posti di lavoro si creerebbero nei club e quanti soldi i club avrebbero per investire di tasca propria in stadi e centri sportivi oltre a diversificare il business creando magari benessere anche a tanta gente in cerca di un lavoro.
Le big non vogliono questo perché con un tetto ai salari ed un tetto alle spese in base ai guadagni, un Haaland potrebbe pure permetterselo la Fiorentina altro che Vlaho e ciò non è accettabile.... ovviamente federazione Italiana ed europea mute!