Considerazioni sparse su quello che sarà il Campionato appena iniziato, al netto di infortuni e altri imprevisti vari. Per quanto riguarda lo Scudetto, vedo difficile che si esca dal dualismo tra Inter e Juventus: oggi come oggi, permettersi un Romelu Lukaku in squadra in Serie A è equiparabile più o meno all'avere in roster Shaquille O'Neal in NBA, ad inizio anni 2000. La Juventus, dal canto suo, è la società che si è mossa con maggior prepotenza sul mercato: appena Allegri le cucirà addosso un abito tattico coerente (in genere, questo succede verso il giro di boa del Campionato) e con il rientro a regime di Chiesa, potranno tranquillamente dominare. Un gradino sotto Milan e Napoli, che, da parte loro, in estate hanno perso colonne portanti della propria rosa, ma, soprattutto i partenopei, sono riusciti nell'impresa di sostituirli più che egregiamente. I rossoneri forse sono rimasti invece un po' più conservativi, sul mercato, ma del resto sono i Campioni in carica e, comunque vada, un posto utile per la qualificazione alla Champions 2023/24 non glielo toglierà nessuno. Subito fuori dal podio "allargato" (ossia dalle prime quattro), ci metto le romane e l'Atalanta: la Roma, sull'onda dell'entusiasmo post-vittoria in Conference League, ha operato in maniera considerevole sul mercato, consegnando a Mourinho un organico con delle seconde linee finalmente molto più affidabili e quasi al livello delle prime (perlomeno a centrocampo), ma senza innalzare più di tanto il livello complessivo dell'undici titolare. La Lazio, invece, ha rivoluzionato la difesa con un mix tra una giovane promessa e un senatore che, al contrario, sembra aver imboccato il viale del tramonto: non mi pare sinceramente un chissà quale
upgrade, rispetto al reparto dello scorso anno. Del resto, le certezze dei biancocelesti sono ben altre e si poggiano sulle solite note colonne portanti. L'Atalanta ha agito intelligentemente sul mercato, ma il suo vero vantaggio competitivo lo avrà dall'assenza dalle competizioni europee, che gli permetterà di gestire ulteriormente le forze, condizione ancor più necessaria, per i bergamaschi, data l'altissima intensità richiesta dal sistema di gioco di Gasperini. A voler essere pignoli, la Dea avrebbe potuto cercare maggiormente un giocatore di qualità sulla trequarti, piuttosto che un doppione di Boga.
Ha durato fatica la Roma (...) e la Cremonese ha rischiato di pareggiare. In più ha perso Wjinaldum e Zaniolo per infortunio.
La Roma, in queste due prime uscite stagionali, ha faticato esclusivamente a convertire le proprie occasioni da gol. Per il resto, rimane una squadra con un tasso qualitativo davanti nettamente tra i migliori del Campionato e con un reparto difensivo ormai affiatato e solidissimo. Appena la forbice percentuale tra xG e reti effettivamente segnate dovesse normalizzarsi ed appiattirsi il più possibile (cosa ad ogni modo non scontata, dato che Abraham e Zaniolo rimangono giocatori straordinari, ma comunque da
underperformance, sotto questa specifica voce statistica), i giallorossi riusciranno magari a chiudere prima le partite. Posto che, a mio avviso, non è nemmeno questo il problema della Roma attuale, dato che è da ormai un anno che vince molte partite con uno scarto minimo (e spesso con
clean sheet). Semmai, il vero salto qualitativo lo dovrà fare contro le prime della classe: anche lo scorso anno, i giallorossi hanno vinto zero partite su otto, contro le squadre classificatesi alla fine nelle quattro posizioni di vertice del Campionato italiano.
P. S. La perdita di Wijnaldum verrà in qualche modo assorbita da un nuovo innesto, mentre Zaniolo sarà
out per tre settimane, dunque nulla di considerevolmente grave.