Lo stipendio è l'ultimo dei suoi pensieri, visto che avrebbe smesso comunque di percepirlo tra 2 mesi.
Uno che saluta dicendo "Lascio un gruppo di ragazzi eccezionali che hanno avuto una tangibile crescita dal punto di vista professionale e del valore" secondo me si è bevuto il cervello. Come la valuta questa crescita? Dalla classifica migliore dello scorso anno?! Dalle strabilianti prestazioni degli ultimi 4 mesi?! Siamo in caduta libera, l'ultima vittoria risale al 16 dicembre e mi ragiona di tangibile crescita? Capocannoniere un centrocampista con 7 gol, grade gioco...
Cosa si siano detti con la dirigenza non possiamo saperlo, ciò che so è che poteva finire l'opera guidando la squadra per altre 7 partite + la semifinale di coppa Italia (che se oggi ha senso pari a zero è anche per le sue scelte, tipo marcature a uomo a tutto campo e difesa a 3).
Invece si è piccato, e dopo aver messo in scena mesi di nulla calcistico e due anni di pura involuzione tecnico/tattica, ha pensato bene di mollare il gruppo dimettendosi.
Per me ha pisciato fuori dal vaso.
Lo facevo più professionale.
Guarda, posso essere d'accordo che le dichiarazioni sul valore dei giocatori poteva evitarle.
Ma ciò che conta è il gesto di dimettersi.
Che per me non è affatto "lascio la barca che affonda", visto che tutto il mondo dice che la barca affonda per colpa sua.
Vuol dire prendersi le proprie responsabilità coi fatti e non solo a parole
Aspettare l'esonero è peggio.
Continuare, tanto non cambia niente ma almeno mi pagano, è peggio.
In una situazione disastrosa come la nostra, devono cadere delle teste, e uno che mozza la propria (cosa che tanti altri, altrettanto responsabili della situazione, non hanno voglia/coraggio di fare) da me avrà solo rispetto.