Che le due tifoserie siano profondamente diverse é un fatto, basta guardare le posizioni che vanno per la maggioranza a livello politico.
Detto questo, sono proprio i tifosi della Roma a non saper giudicare un allenatore per quello che veramente ha dimostrato, bensì solo per il suo nome e perché subiscono la risonanza mediatica che il personaggio ha (quindi forse é qualcun altro che non sa fare i distinguo). Mourinho ha condotto dal punto di vista del gioco, una stagione a dir poco orrenda, di quelle stagioni che riescono forse a far disinnamorare un tifoso del calcio: zero gioco e tante prestazioni sofferte anche contro squadre con valori tecnici decisamente più bassi.
La Lazio, dal canto suo, con una squadra nel complesso inferiore (per esempio, non hanno quasi nessun giocatore all’altezza dei titolari in panchina, ma neanche lontanamente), dopo una brutta partenza, ha sfoggiato probabilmente il miglior gioco d’Italia, arrivando davanti alla Roma in campionato (con una rosa, ripeto, inferiore ai giallorossi) ed uscendo in Europa League (forse anche in maniera immeritata) giocando contro il Porto, che sulla carta, a parte Tottenham e forse la Roma stessa, é di gran lunga superiore ad ogni singola squadra che quest’anno ha partecipato alla Conference League. Non vedo però i tifosi della Lazio osannare Sarri (che certamente ringraziano), come i tifosi della Roma osannano Mourinho (attenzione, Mourinho veniva osannato dai tifosi romanisti da molto prima della vittoria della Conference League). Questo per me significa essere burini ed é per questo che parlo di Roma come seconda squadra della capitale. Anche perché se guardiamo i titoli, é logico che si discute di due squadre molto simili, per non dire identiche, anche se la Roma certamente ha qualche tifoso in più e quindi più entrate.
Ovviamente poi parlare di livello simile tra squadre di Europa League e Conference (prendendo poi per esempio sole le semifinaliste…) denota una spiccata disonestà intellettuale di fondo: la squadra più forte dai sedicesimi in poi della conference forse é proprio la Roma; in Europa League c’erano squadre come Atalanta, Lazio, Lipsia, Bayer Leverkusen, Barcellona, Porto, Napoli, Francoforte… che sono tutte squadre con rose o più forti della Roma o al massimo leggermente inferiori; ma ce ne sarebbero anche altre da citare. La squadra più forte incontrata dai giallorossi in conference é il Leicester…
Quelle arrivate in semifinale di Europa League non sono le migliori squadre della competizione, ma se guardiamo le rose, nel complesso, sono comunque superiori alle semifinalisti di Conference League, come normale che sia tra l’altro (a parte della Roma).
Ricordiamo inoltre che la Roma non solo ha affrontato una competizione decisamente alla portata, ma ha anche avuto un calendario piuttosto agevole. Vogliamo, per esempio, ricordare il passaggio del turno con il Vitesse all’ultimo secondo, dove si é giocato a calcio solo per 20-30 minuti (nei 180 totali) nella partita di andata e per merito del Vitesse?
Reputo ovviamente la vittoria della conference un buon risultato, ci mancherebbe, ma bisogna guardare anche oltre e capire il percorso fatto che ha portato ad una certa meta, ed il campionato della Roma é stato a dir poco modesto ed a tratti orribile dal punto di vista del gioco (ma dov’é il divertimento nel calcio se si assiste a certe partite?); in conference invece, ovviamente, il risultato é buono ma la competizione é quello che é, il calendario é stato piuttosto favorevole ed anche lì le prestazioni sono state a dir poco insufficienti contro squadre poi assai modeste se non addirittura da bassa Serie A.