Non cambierei mai un Toni con un Immobile, ma neppure con un Di Natale. Ti potrei rispondere che loro giocavano più per la squadra, ma poi ti metteresti a guardare su transfermarkt quanti "assist" hanno fatto.
Non lo farei mai, dato che la capacità di un calciatore di giocare per la squadra non si misura certo con il mero numero di assist. Tra l'altro, posso perfino concordare sul fatto che Di Natale e Toni giocassero maggiormente a supporto dei compagni, rispetto ad Immobile. Perlomeno se consideriamo in maniera diretta il "gioco per la squadra" (concetto molto ampio, che andrebbe sviscerato per bene, per non restare nel vago). Se invece si cercasse di allargare un po' di più lo sguardo e considerare anche il lavoro
indiretto che Immobile fa per la propria squadra, ci si accorgerebbe di quanto il moto perpetuo dei suoi movimenti ad elastico allunghi le difese avversarie e, di conseguenza, crei quegli spazi sulla trequarti in cui giocatori come Milinković-Savić (o Correa, nell'ultima stagione) hanno banchettato per anni. Allo stesso modo, ci si renderebbe conto di quanto la minaccia continua del suo attacco alla profondità (fondamentale sempre più ricercato e in cui il numero 17 biancoceleste rimane un maestro) crei continue linee di passaggio che mandano in sollucchero specialisti del filtrante (specialmente quelli fra terzino e centrale) come Luis Alberto. Oppure, di come il suo lavoro instancabile in fase di pressing aiuti l'intero reparto arretrato laziale nella gestione delle fasi di non possesso (sotto questo aspetto, Belotti e Immobile sembrano davvero il riflesso l'uno dell'altro).
P. S. Quando voglio controllare le statistiche sportive, uso Opta:
https://www.statsperform.com/opta/Transfermarkt è ormai anacronistico.
Poi Immobile fa gol e sono le statistiche che lo dicono, però in Nazionale, con o senza Mancini, anche con un gioco più vicino a lui, ha spesso fallito (...).
Non è vero: con Ventura CT dell'Italia, Immobile ha fatto molto bene. Non a caso, è stato capocannoniere del girone degli Azzurri per le qualificazioni al Mondiale del 2018, segnando un gol in più degli spagnoli Diego Costa e Morata. E non era nemmeno rigorista, altrimenti avrebbe potuto tranquillamente attentare alla doppia cifra di realizzazioni e issarsi al quarto posto assoluto della competizione UEFA (dietro solamente a Lewandowski, Cristiano Ronaldo e Lukaku).
P. S. L'unica parentesi in cui Immobile ha davvero rappresentato un elemento secondario della Nazionale, è stato durante il biennio di Conte. Le motivazioni le ho già ipotizzate in un post precedente e, riassumento, credo che derivino dalla sua scelta di lasciare, proprio in quel periodo, la "
comfort zone" della Serie A per provare il salto all'estero. E se perlomeno la decisione di accettare l'offerta del Borussia Dortmund aveva un suo senso logico (il club oronero da oltre una decade pratica un Calcio perfettamente incline alle caratteristiche tecniche di Immobile), la scelta di tentare l'avvenura con il Siviglia (squadra che, al contrario, da anni predica un gioco di posizione quasi integralista, nella sua applicazione), invece, è stata decisamente poco lungimirante.
Lui ama stare laggiù, in profondità, e non attacca in maniera moderna (...).
Che intendi con questa frase? Il fatto che Immobile non viene a cucire il gioco sulla trequarti, dialogando con i compagni nello stretto per manipolare con il possesso la struttura difensiva avversaria? Beh, allora nemmeno Vlahović lo fa, questo lavoro. Ma neanche Håland (che sarebbe l'evoluzione 2.0 creata in laboratorio del prototipo beta, rappresentato appunto da Immobile), se è per questo.