Corvino a loro è servito per vendere e fare cassa dopo un periodo di buoni risultati sportivi ma anche di forti spese (alcune purtroppo infelici, tipo Gomez e in parte anche Rossi).
Corvino se n'era andato pure in malo modo ai tempi, se l'hanno ripreso l'hanno fatto solo perché il business è stato messo davanti agli aspetti personali.
E dobbiamo dire che Corvino ha fatto ciò per cui è stato preso.
Fare pure una buona squadra non era tra le priorità, altrimenti non si abbatteva di botto il monte ingaggi ma si faceva in modo di rientrare gradualmente. C'è chi ha spalmato debiti per decine di anni, tanto per dire.
Nel 2020 non si può però pensare che un 70enne di casarano, tutt'oggi un uomo fuori dal tempo (accento per nulla smorzato, italiano approssimativo, di conoscenza dell'inglese manco per scherzo), possa come d'incanto muoversi in un panorama globalizzato con agilità. Per farlo gli serve un Macia, un Pereira, un Freitas o peggio ancora un Ramadan di turno.
Se si vuole cambiare la tendenza degli ultimi anni si deve prendere coscienza di limiti umani invalicabili e tangibili. Noi lo percepiamo, qualcuno invece dovrebbe conoscerli molto bene.