La sconfitta di ieri parte dalla prova opaca di Verona, il primo tempo, parziale, col Sassuolo. Probabile che dopo tre mesi a tutto gas la Fiorentina stia tirando un po' il fiato.
Ieri, al di là del risultato roboante (del resto quando si regalano i gol non ci si può meravigliare) è apparsa evidente la supremazia FISICA dei giocatori del Toro. Correvano molto più di noi, erano sempre sulla palla, in tutte le zone del campo, impedendoci qualsiasi azione manovrata, qualsiasi ripartenza, e, nelle poche volte che è successo i nostri (Castrovilli, Gonzales Odriozola Saponara Bonaventura) hanno perso palla e tempo di gioco da soli. Per non parlare degli errori di piazzamento dei centrali e dell'esterno basso sinistro, che, ripetono gli stessi errori, ormai da anni ....
Segno di scarsa condizione fisica e mentale.
Eccoci dunque ai punti cruciali, ai limiti fisiologici di questo gruppo:
Nel gruppo non ci sono individui con personalità, capaci di scuotere i compagni, di aiutare quelli in difficoltà. Non siamo capaci di ragionare, di gestire, di rallentare e accellerare a seconda dei momenti.
La tv ci fa vedere che non ci si parla non si richiama non ci si organizza: si fa gruppo solo quando le cose vanno bene, allora baci e abbracci, ma quando va male nessuno che si scuote.
L'allenatore, integralista o meno, zemaniano o no, deve CAPIRE che le partite possono essere giocate anche cambiando il MODULO se serve. Si deve essere capaci a leggere prima di tutti quello che non gira, e se il centrocampo a tre è in difficoltà si cambia si passa a 4 idem per la difesa. Se qualcuno non copre bene la sua parte ci si mette a tre si cambiano i terzini, gli esterni.
In poche parole non si può andare .... a far la spesa oppure a teatro con lo stesso abito.
Il 433 non è un DOGMA religioso.
Deve abituarsi ad allenare la squadra anche su altri moduli, se il 433 non funziona e lo deve capire subito nei primi 20 minuti: ora ha esterni in quantità richiesta, centrocampisti alternativi, compreso pure il vice-Vlahovic. Il campionato è ancora lungo.
Non abbia paura, è giovane, s'impara anche dagli errori (la sostituzione di Quarta dopo il giallo ne è un primo esempio).