Se non erro era la Roma che da lì a poco sarebbe passata di proprietà. C'era aria di dismissione o comunque di cambiamento radicale, con costi di gestione in generale non più sostenibile, ma forse ricordo male io. In fin dei conti parliamo di una squadra per cui non tifo e di certo non nutro simpatia, quindi non seguo e potrei anche sbagliare.
Ad ogni modo, Di Francesco stava alla Roma come uno Iachini stava alla Fiorentina, allenatori di livello modesto che non possono avanzare chissà quali pretese.
Italiano ha dimostrato voi fatti di essere di un'altra pasta e di mezzo c'è stato anche un rinnovo contrattuale per nulla scontato, con una trattativa tirata anche troppo per le lunghe. Facile immaginare che uno dei motivi di tanto tribolare sia stato il futuro e i programmi annessi e connessi.
Una volta firmato significa, per me profano, che le linee programmatiche sono state tracciate e soprattutto condivise. Se poi vogliamo dubitare anche del giorno e della notte liberi di farlo. Io ci vedo una programmazione dietro questo mercato, fatto una volta tanto cercando di piazzare i colpi per tempo e non in modo passivo, raccattando le occasioni del Black Friday il 31 di agosto.