Il morale con il Napoli era alle stelle per diversi motivi: uno dei quali era la prestazione che abbiamo sfoggiato contro una squadra nettamente più forte, ma anche perchè, stando alle parole della società, eravamo convinti che ci saremmo rinforzati e non poco sul mercato, con almeno 2 acquisti di livello. Gli acquisti di livello non sono arrivati; col Genoa, giocando pure in trasferta, sono usciti fuori i difetti di questa squadra e l'entusiasmo è comprensibilmente calato subito. Ricordiamoci che Pradè aveva fatto il fenomeno dicendo che l'ultima settimana di mercato ci saremmo divertiti. Anche alla presentazione di Ribery aveva fatto intendere che sarebbero arrivati altri acquisti di livello. E' vero che aveva detto fin dal principio che sarebbe stato un anno di transizione (che t'altro non significa necessariamente lottare per il decimo posto cosa che probabilmente faremo), tuttavia, certe promesse non mantenute è comprensibile che facciano calare vistosamente l'entusiasmo. Ricordiamoci pure che il buon Rocco, dopo gli acquisti dei vari Lirola, Pulgar, Boateng, Ribery ecc., ha fatto intendere chiaramente che i soldi c'erano ancora, e che sarebbe stato disposto a spendere anche cifre importanti.

Tutte queste promesse non mantenute a casa mia si chiamano prese in giro, o perlomeno denotano qualcosa che sia incompetenza, superficialità ed arroganza.
Ovviamente riconosco che non era per nulla facile impostare un mercato così importante in soli tre mesi, ed è giustissimo dare ancora fiducia a Pradè ed alla società, ma le prese in giro rimangono.

Ora non esageriamo 35 milioni per De Paul era un prezzo folle, hanno pagato 3 milioni in più Lozano che è di un livello ancora superiore.
Però qualcuno meglio di Ghezzal si poteva pigliare

Fidati che con i prezzi di oggi li vale. Poi con Lozano il Napoli ha fatto un ottimo colpo visto il prezzo, anche se si deve confermare in Italia.

In questo caso non sono molto d’accordo con Chem. La società nell’aver trattenuto Dragowski, Castrovilli e Sottil (tutti e tre potenziali titolari), non ha grandi meriti. Trattasi di giocatori già nostri per i quali non hai certamente grandi meriti per averli trattenuti, visto che vendendoli avresti dovuto rimpiazzarli, e con la difficoltà che abbiamo avuto nel fare operazioni anche fondamentali a livello di titolari, considerando anche le potenzialità dei giocatori sopracitati, trattenerli è stato un obbligo più che una scelta.
La verità è che abbiamo molte incognite. Se Caceres (che a me è sempre piaciuto) si dimostrerà l’ex calciatore visto alla Lazio, con tanto d’infortuni e se Ghezzal e Pedro non si dimostreranno all’altezza, saremo messi grossomodo come lo scorso anno, forse un pelino meglio.
Ripeto il pensiero che ho già espresso qualche post fa: se le cose ci girano bene saremo poco più forti dello scorso anno, se ci girano male, il livello sarà lo stesso. Teniamo anche in conto che molte squadre, sulla carta, si sono mosse bene sul mercato. Squadra come Atalanta, Cagliari, Genoa, Sassuolo, Parma...

Secondo me sarà una conferenza stampa in perfetto stile Corviniano-Dellavalliano. Spero di no ovviamente.
Staremo a vedere.

Io dico di non sottovalutare troppo le partenze: i vari Biraghi, Veretout, Vitor Hugo, Simeone e Muriel, tutti giocatori che hanno fatto più o meno male lo scorso anno, erano tutti giocatori d’esperienza. Pulgar, Lirola, Boateng, Caceres non mi sembrano un grande upgrade, anzi. L’unico in grado di spostare veramente gli equilibri è Ribery, e lo ha dimostrato ieri sera. Per il resto, ci stiamo affidando a dei giovani che non ha preso Pradè ma che era già nostri, e che ovviamente non sono ancora pronti.

Alla fine do un 5,5 a questo mercato. Ma solo perché capisco che sia difficile fare un buon mercato quando arrivi in sella a Giugno. Altrimenti darei 5 o anche meno.
Considerando che abbiamo perso Biraghi, Veretout e Muriel, posso dire che se ci dice bene, ci siamo rinforzati di poco; se ci dice male, siamo combinati peggio dello scorso anno.
C’è da sottolineare che inizialmente Pradè era stato chiaro: “questo sarà un anno di transizione”. Così ci disse alla sua prima conferenza, e ci stava pure, aggiungo. Il problema è tutto quello che è venuto fuori dopo. Proclami assurdi come: i soldi non sono un problema, vogliamo costruire una squadra all’altezza della città, vogliamo vincere... ed altre mille castronerie.
Firenze merita rispetto, non le prese in giro di qualcuno che per raccontarci storielle ci è venuto apposta dall’altra parte del mondo.
Meritano comunque del tempo ed un anno è effettivamente poco per giudicarli, ma credo che già a Gennaio dovranno ritornare sul mercato pesantemente.

Una cosa è certa: hanno ricominciato da dove i Della Valle avevano lasciato: puntare tutto sui giovani e sperare che quanti più possibile esplodano, per poterli rivendere ed avere soldi da investire in giocatori più affermati. Ma abbiamo già visto quanto rischioso possa essere. Occhio.

Da sottolineare che il mercato è stato chiuso in pari. Complimenti. Almeno Corvino, quando creò una squadra dal potenziale simile, era riuscito a chiudere con un attivo bello pesante.