Il paragone Icardi/Torreira è da brividi, perdonami. Icardi è andato in Turchia a 29 anni e dopo anni di nulla, più come un fardello di cui liberarsi (prestito) che altro. Quasi una grana di cui disfarsi. Torreira c'è andato a 26 anni, nel pieno della carriera, a titolo definitivo e dopo una stagione di rilancio per una cifra modesta.
Sì, ma il punto è sempre lo stesso, ossia che il fatto che un giocatore finisca in un club come il Galatasaray non è di per sé dimostrazione di nulla. Icardi è approdato in Turchia per svariati motivi, certo, però è indubbio che si stia comunque parlando di un centravanti che, nonostante il periodo di magra attraversato a Parigi, possa tranquillamente far la differenza in tre quarti delle squadre della Serie A ancora oggi. Idem Torreira, al di là delle questioni relative all'età, o al costo del suo cartellino. Ripeto, il Galatasaray è stata una tappa intermedia perfino del percorso di Ribery, figuriamoci.
L'articolo che hai postato mica l'ha scritto Ancelotti, eh. L'ha scritto un giornalista (mai sentito, personalmente) che potrebbe saperne di calcio quanto o meno di chi ci ha giocato a livelli infimi come me, poteva scrivere che era il nuovo Redondo e non mi avrebbe sortito alcun effetto per il peso che gli do. Ho due occhi e una testa, ho margine per ragionare da solo su quel che ho visto senza appoggiarmi a pareri di santoni o profeti del web.
Il punto non è capire chi abbia scritto quell'articolo, posto che il 95% degli articoli pubblicati su l'Ultimo Uomo rasentano una qualità e una competenza media introvabile in praticamente tutti i principali altri siti di informazione sportiva mainstream (di conseguenza, suggerisco la loro lettura a chiunque sia interessato a sviscerare un po' più nel dettaglio gli argomenti calcistici, ma non solo). La questione è analizzare per bene COSA ci sia scritto nell'articolo e quali dati empirici (statistici, oppure video/immagini a corredo) porti a dimostrazione di quanto esposto. Gli occhi e la testa ce li hai anche per valutare se quanto riportato "lì dentro" abbia o meno aderenza con la realtà dei fatti, quindi la sua lettura la consiglio a prescindere.
A me che Torreira sia stato depennato dalla rosa viola non mi è mai interessato più di tanto, (...) se ne trovano di giocatori in quel modo (...).
Ecco, su questo punto siamo invece d'accordo: rimpiazzare Torreira era un'impresa certamente meno complessa di quella che poteva rappresentare, invece, la sostituzione di Vlahović. E questo proprio in virtù del fatto che, di giocatori con le caratteristiche dell'uruguaiano, o comunque in grado di prendergli efficacemente il testimone in mezzo allo scacchiere tattico di Italiano, ce n'erano diversi, accessibili sul mercato. Peccato che Mandragora non fosse tra questi, dato che non ha NULLA a che vedere con l'ex-centrocampista, tra le altre, di Sampdoria, Arsenal e Atlético Madrid.
Perché, cosa inventava Torreira? Gli hai mai visto fare un lancio? Era bravo nel posizionamento tra le linee di passaggio, nel contrastare/pressare e nel muovere palla a due tocchi. (...) Per il resto, tantissimi recuperi palla e un pressing fatto bene.
Vabbè, hai detto nulla, insomma. Esattamente il tipo di profilo del centrocampista (anzi, regista) perfetto per interpretare al meglio il sistema di gioco di Italiano. Muovere la palla velocemente, toccandola poche volte e giocandola quasi sempre di prima, spesso a parete o cercando linee di passaggio corte dietro la prima o la seconda pressione avversaria, avanzare gradualmente palleggiando, ma provando comunque a vanificare il pressing avversario, anzi addirittura tentando di disordinare lo schieramento dell'altra squadra proprio attraverso un
passing game nel corto di qualità e volto alla ricerca della superiorità posizionale: ecco, QUESTE sono tutte caratteristiche tipiche del gioco di posizione voluto da Italiano, non c'è alcuna necessità di "un Pirlo" che sappia usare il proprio piede come balestra per pescare con precisione millimetrica i tagli dei terzini o l'attacco alla profondità dei centravanti. Senza considerare che, come giustamente hai scritto anche te, l'importanza di Torreira per la Fiorentina, paradossalmente, lo scorso anno si è quasi sentita più in fase di non possesso, grazie all'intelligenza con cui si faceva trovare sempre nei pressi del possessore di palla viola (specialmente González), per poter riaggredire la sfera in caso di perdita della medesima. Se la Fiorentina, nella passata stagione, ha avuto uno dei più bassi indici di rapporto tra dribbling non riusciti e contropiedi subiti, lo deve principalmente a Torreira. A tutto questo, poi, quest'ultimo aggiungeva anche un tempismo svizzero negli inserimenti in area, con cui ha risolto diverse partite, issandosi contestualmente perfino come secondo miglior marcatore stagionale della squadra.
E, per inciso, molti ce li hai ancora in rosa e in campo, solo che prima correvano e incidevano, oggi fanno cacare.
Ma chi sarebbero questi giocatori che lo scorso anno facevano la loro parte, mentre in questa stagione il loro rendimento (chiedo scusa per l'anacoluto) sarebbe crollato? Maleh, in Serie A, ha sempre faticato moltissimo, proprio atleticamente, dimostrandosi forse ancora troppo acerbo ed evanescente per il contesto. González è infortunato, Igor rimane uno dei migliori centrali difensivi della Serie A, pur considerando l'errore commesso in occasione dell'ultima gara disputata contro il Bologna (ma, del resto, come ho scritto in uno dei commenti precedenti, anche in Salernitana-Fiorentina della passata stagione il brasiliano fu autore di una grossolana svista) e, del resto, quello difensivo mi sembra l'unico reparto della squadra viola che stia tutt'oggi reggendo bene. Chi altro rimane?