Ho visto la partita di ieri tra Fiorentina e Napoli: gara bloccata e senza mai un padrone assoluto. A conferma di ciò, le prestazioni individuali che hanno risaltato maggiormente sono quelle di elementi che hanno brillato per il loro contributo prettamente difensivo: in particolare, eccellenti Dodô nel disinnescare Kvaratskhelia (che nelle prime due giornate di Campionato sembrava la reincarnazione di Cruijff e che invece, ieri sera, non è mai riuscito ad accendersi) e Milenković che ha annullato totalmente Osimhen, oltre ad un Amrabat attentissimo a non permettere ad Anguissa di avere spazio e tempo per giocare una palla scoperta. Per il resto, le pessime scelte nella trequarti partenopea operate dal reparto offensivo viola hanno di fatto tolto ogni velleità alla squadra gigliata di rendersi pericolosa, se non con transizioni attive, arrivate a seguito di riconquiste del pallone nella metà campo. Mi sembra che Italiano abbia ormai rinunciato a provare a controllare la partita attraverso il consolidamento del possesso, quanto più generando entropia sfruttando i (pochi) uomini in grado di saltare l'uomo in uno contro uno (specialmente González e Sottil) o in progressione (Amrabat e Barák). Capisco che questo cambio di approccio sia reso necessario dall'organico a disposizione, ma resta il fatto che la Fiorentina, nelle ultime tre partite stagionali, ha collezionato altrettanti zero a zero consecutivi. Se giocatori come Ikoné o Sottil non iniziano presto a migliorare esponenzialmente il proprio
decision making, questa squadra farà sempre una fatica bestiale a trovare la via del gol, anche perché Jović rimane un animale d'area, ma assolutamente non autosufficiente com'era invece Vlahović.
Mandragora è comunque l'antagonista di Amrabat nel ruolo.
Dici? Mah, non credo che Italiano schiererà mai con continuità (quindi al netto di eventuali situazioni estemporanee) Mandragora come vertice basso del centrocampo a tre. E' come mettere Nainggolan regista, non ha senso tattico alcuno.
Il problema a centrocampo è evidente. (...) Questa è una squadra da 4-2-3-1.
Quindi convieni sul fatto che la società viola abbia agito in quest'ultima sessione di mercato in maniera totalmente illogica (perlomeno volendo leggere la questione da un punto di vista esclusivamente "di campo"), considerando che il gioco di Italiano si è sempre poggiato su fondamenta ben precise.
E c'è poco da studiare calcio, per vincere hai bisogno di gente che sappia tirare da fuori e di gente che vada sul fondo a crossare. Il 90% dei gol arrivano in questo modo.
Mi dispiace contraddirti, ma, statistiche alla mano, nulla di meno vero: fra tutte le situazioni di gioco offensive più ricorrenti, il tiro da fuori e i cross alti (specialmente se dalla trequarti, ma anche dal fondo) sono quelle di gran lunga più improduttive, sia in relazione al volume di tentativi, sia in rapporto ad altre situazioni ben più efficienti (come ad esempio il passaggio all'indietro effettuato dal lato esterno dell'area interna verso il dischetto di rigore, alias uno dei marchi di fabbrica del Manchester City di Guardiola). Non a caso, perfino in Premier League, fino ad un decennio fa terra dei tiri da fuori e dei cross pennellati in mezzo all'area avversaria, queste situazioni di gioco sono quasi totalmente estinte, perlomeno nei
playbook delle squadre di vertice.
P. S. Ciò detto, avere specialisti in grado di rappresentare una minaccia credibile grazie al tiro da fuori (i vari Çalhanoğlu, Cristante, Koopmeiners, Malinovs'kyj, Pogba, etc.) è un lusso non da nulla, ci mancherebbe. Idem per quanto riguarda gli attaccanti che dominano i duelli aerei nelle aree avversarie (restando in Italia, Đurić e Pavoletti rimangono gli esemplari più noti del mestiere, ma non è un caso che giochino in squadra da "metà destra" della classifica), specialmente come soluzioni da buttare in mischia in spezzoni di partite in cui c'è da recuperare un risultato contro squadre barricate nella propria metà campo.
Intanto Drągowski ne ha combinata un'altra delle sue.
Però, nella stessa partita, ha compiuto anche due prodezze assurde, ad esser onesti. Continuo a ritenere, errori a parte, che trattasi di un gran bel portiere.