Purtroppo l'assenza della proprietà è il male maggiore.
Da loro discende tutto questo grande marasma che si ripete tutte le volte che c'è una crisi.
E' già successo in passato ma solo in un caso, nel 2012, la proprietà dette un segnale forte e chiaro di cosa fare. Peccato che è durato poco e siamo ripiombati dopo soli 2/3 anni nel marasma, ancora peggio di prima !
A volte a me viene il sospetto che sia fatto di proposito, che ci sia una catena di incroci, divieti, intrecci che bloccano qualsiasi iniziativa determinata, perfino quella della VENDITA della società.
Interessi, ricatti, alterigia, disprezzo e mancanza di umiltà sembrano condizionare tutte le loro scelte.
Non si vende perché c'è in ballo l'affare immobiliare, anche se ancora lontano dal concretizzarsi.
Non si cambia dirigenza perché se da un lato ci sono … piatti finanziari notevoli, dall'altro c'è un debito di riconoscenza molto forte, un legame che non PUO', evidentemente essere troncato unilateralmente.
Non si sceglie maggior professionalità sul lato sportivo perché (credo io) che, per ripicca, o per rappresaglia, la città di Firenze e la sua tifoseria debbano scontare le loro colpe ….
La città "politica" di non aver concesso al "Principe" di esaudire il suo volere imprenditoriale; la tifoseria viola di aver osato criticare questo "stato di cose", questo ripetersi di errori "tecnici", sempre identici.
Questo "stallo" non giova a nessuno, e, prima o poi, questo "assedio" andrà in qualche maniera spazzato via !